Nettare da fine pranzo, dolce prelibato, il Fico Bianco del Cilento è coltivato in 68 comuni della Provincia di Salerno, nell’area ricadente nel Parco del Cilento e del Vallo di Diano.
Si presenta di colore verde chiaro nella buccia e con polpa bianchissima e consistente. E’ un frutto raffinatissimo e succulento, la cui bontà è conosciuta sin dall’antichità ed ha il vantaggio di prestarsi a diverse trasformazioni che ne esaltano il sapore.
Il modo migliore per apprezzarne le qualità è gustarlo nelle località di produzione, sul finire dell’estate.
Il Fico Bianco del Cilento, Prodotto Tipico a Denominazione di Origine Protetta della regione Campania, può praticamente accompagnare il pasto dall’inizio alla fine. Ottimo come portata di inizio abbinato a prosciutto e formaggi, può essere utilizzato in pietanze successive, con elaborazioni di alta cucina per primi e secondi.
A fine pasto può essere consumato da solo, ma sono le varianti in pasticceria ad averne accresciuto la notorietà.
Sono famosi fichi bianchi secchi, o anche farciti con mandorle, frutta candita, frutta secca, finocchietto e buccia di agrumi. Si trova in commercio anche nella variante ricoperta al cioccolato fondente e più raramente quale ingrediente esclusivo di confetture e marmellate.
Si accompagna, secondo il modo in cui viene gustato, a bianchi freschi come antipasto oppure con passiti nella variante essiccata.
Viene commercializzato anche in sospensione alcolica, tra cui la più gustosa è con rum o grappe morbide. Il gusto particolarmente dolce deriva dal fatto che il Fico Bianco del Cilento viene colto a maturazione pienamente completa.
Viene venduto principalmente nei mercati locali ad un prezzo variabile dai due ai 4 euro al chilo per il prodotto fresco. Nelle varianti trasformate può raggiungere prezzi più sostenuti.