Unica nel suo genere, la vite dalla quale si ricavano le uve dell’asprino d’Aversa può raggiungere altezze vertiginose, superando i sette metri di altezza.
Coltivata esclusivamente nell’area territoriale intorno ad Aversa, in provincia di Caserta, il vitigno offre un vino a denominazione di origine controllata molto noto in tutte le regioni d’Italia e fuori dai confini nazionali.
Dall’Asprinio si ricava un vino bianco fresco, brioso, vivace che a malapena supera i dieci gradi e mezzo di alcol.
Intenso e fruttato l’odore, secco ma fresco il sapore può essere abbinato a carpacci di pesce, frutti di mare crudi e alla mozzarella di bufala aversana o della piana del Sele.
La variante a spumante presenta una gradazione più sostenuta oltre gli undici gradi, con un chiaro sapore secco e caratteristico.
E’ ottimo per aperitivo e in abbinamento a pietanze raffinate e delicate.
La produzione è cospicua ed è coltivato secondo due tipologie, definite a contro spalliera e ad alberata che ne determinano la resa della pianta.
E’ un vino di pregio ma non molto impegnativo anche nel costo per questo viene normalmente proposto nei menù di molti ristornati ed è facile rintracciarlo in tutta la penisola italiana, anche grazie agli abbinamenti con molte pietanze.